Lesbismo: Definizione e Origine del Termine
Il lesbismo indica l’attrazione sentimentale e sessuale tra due donne. Si parla anche di “omosessualità femminile” o di saffismo in riferimento alla poetessa greca dell’antichità Saffo, che era lesbica e abitava l’isola di Lesbo.
Utilizzo del Termine “Lesbica”
Il termine lesbica è utilizzato per indicare una donna omosessuale. Come aggettivo, lesbico (femminile: lesbica) è usato per descrivere un oggetto o un’attività legati all’amore tra donne adulte.
Apparizione e Riconoscimento del Lesbismo
Sebbene l’omosessualità femminile sia apparsa in molte culture, solo di recente il termine “lesbiche” indica un gruppo di persone. Alla fine del XIX secolo, diversi sessuologi pubblicano sul desiderio e la sessualità tra persone dello stesso sesso e designano le lesbiche d’Occidente come un’entità distinta.
Evoluzione del Termine e delle Identità Lesbiche
Le donne, prendendo coscienza del loro nuovo status, formarono diverse sottoculture in Europa e in Nord America. Con la seconda ondata femminista, il significato del termine si è ulteriormente ampliato. Gli storici hanno riesaminato la questione delle relazioni tra donne nel corso della storia e hanno identificato due elementi per identificare le lesbiche: il desiderio sessuale e il comportamento sessuale.
Costruzioni e Rappresentazioni del Lesbismo
La sessualità femminile è stata ampiamente costruita, nel corso della storia, dagli uomini che hanno riconosciuto in modo limitato il lesbismo come una sessualità possibile o valida, a causa, tra l’altro, dell’assenza di uomini in una relazione lesbica.
Rappresentazioni delle Lesbiche nei Media
Le donne che non rispettavano scrupolosamente le norme di genere loro assegnate erano considerate malate mentali. Le diverse modalità con cui le lesbiche sono state rappresentate nei media suggeriscono che la società occidentale è stata allo stesso tempo intrigata e spaventata dalle donne che non rispettavano le norme di genere, pur essendo affascinata e scandalizzata dalle donne che avevano relazioni tra loro.
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Diversità delle Identità Lesbiche
Alcune donne che hanno avuto relazioni con altre donne non si definiscono né lesbiche né bisessuali. Al contrario, le donne che si definiscono lesbiche condividono una forma di identità paragonabile a un’etnia: in quanto omosessuali, affrontano discriminazione e rischi di emarginazione; in quanto donne, non hanno la stessa esperienza degli uomini.
Influenza del Contesto Politico e Sociale
Il contesto politico e sociale continua a influenzare il modo in cui si formano le relazioni lesbiche.
Storia del Termine “Lesbica”
Le parole “lesbica” e “lesbismo” derivano dal nome dell’isola greca di Lesbo, terra natale della poetessa Saffo. Basandosi su testi antichi, gli storici hanno concluso che una comunità di ragazze e giovani donne fosse istruita da Saffo. Pochi poemi di Saffo sono giunti fino a noi, ma quelli che lo sono parlano della vita quotidiana delle donne, delle loro relazioni e dei loro rituali. In questi testi, Saffo insiste sulla bellezza delle donne e proclama il suo amore per le ragazze.
Rappresentazione delle Donne di Lesbo nell’Antichità
Nell’antichità, sebbene le donne di Lesbo fossero rinomate per la loro bellezza, non avevano ancora questa reputazione omosessuale. Nell’Iliade, Omero fa dire al re Agamennone: “E darò ancora ad Achille sette belle donne lesbiche, abili nei lavori, che ha preso lui stesso a Lesbo ben popolata, e che ho scelto perché erano più belle di tutte le altre donne.”
Evoluzione del Termine “Lesbismo”
La parola lesbismo è utilizzata oggi per descrivere l’attrazione sentimentale e sessuale tra due donne. Si parla anche di omosessualità femminile per qualificare questa attrazione, o talvolta di saffismo, o anche di tribadismo, ma quest’ultimo termine, in questo significato, è desueto e generalmente peggiorativo.
Costruzione del Concetto di Lesbismo nel XX Secolo
Il lesbismo, come concetto utilizzato per differenziare le donne in base al loro orientamento sessuale, è una costruzione del XX secolo.
Utilizzo del Termine “Lesbismo”
L’utilizzo del termine “lesbismo” per descrivere le relazioni erotiche tra donne risale almeno al 1870. Nel 1890, la parola appare in un dizionario medico come aggettivo che designa il tribadismo come l'”amore lesbico”. Questi termini erano utilizzati indifferentemente con “saffismo” a cavallo del XX secolo.
Utilizzo di “Lesbica” come Femminile di “Sodomita”
Dal 1925, “lesbica” è utilizzata come femminile di “sodomita” – entrambi i termini hanno in comune di basarsi su un’origine geografica antica metaforica.
Concezione dell’Omosessualità Femminile nel XIX Secolo
A metà del XIX secolo, la letteratura medica si sforzava di trovare modi per identificare l’omosessualità maschile, considerata all’epoca un problema sociale in molte società occidentali. Categorizzando i comportamenti associati a quella che all’epoca era chiamata “inversione sessuale” dal sessuologo tedesco Magnus Hirschfeld, i ricercatori definirono il comportamento sessuale normale per uomini e donne, e mostrarono quanto uomini e donne differissero dai modelli tipici di comportamenti sessuali, maschili e femminili.
Studio dell’Omosessualità Femminile
Poiché l’omosessualità femminile non era considerata un problema significativo, molti meno scrittori si dedicarono al suo studio. In alcuni casi, non era nemmeno considerata esistente.
Contributi di Richard von Krafft-Ebing e Havelock Ellis
Alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo, due medici, Richard von Krafft-Ebing e Havelock Ellis, furono i primi a categorizzare l’attrazione delle donne per il proprio sesso. Il loro approccio all’omosessualità femminile, che assimilarono a una forma di demenza, segnerà a lungo gli studi scientifici su questo argomento.
Concetto di “Vere Invertite” di Havelock Ellis
Per il britannico Havelock Ellis, esistevano le “vere invertite”, che avrebbero passato le loro vite alla ricerca di relazioni erotiche con donne. Queste facevano parte del “terzo sesso”, rifiutando il ruolo delle donne che dovevano essere femminili, sottomesse e “domestiche”. “Invertita” significa “interpretare il ruolo dell’altro genere”; poiché nell’epoca vittoriana le donne erano considerate incapaci di iniziare relazioni sessuali, si pensava che quelle che lo facevano con altre donne avessero desideri sessuali maschili, introducendo così la negazione di una sessualità intrinsecamente femminile.
Impatto dei Lavori di Richard von Krafft-Ebing e Havelock Ellis
I lavori di Richard von Krafft-Ebing, un medico tedesco che contribuì anche allo sviluppo della sessuologia, e di Ellis ebbero molto successo e contribuirono a far conoscere l’omosessualità femminile al grande pubblico. Ad esempio, in Germania, più di mille articoli riguardanti l’omosessualità furono pubblicati tra il 1898 e il 1908. Tra il 1896 e il 1916, 566 articoli riguardanti la “perversione” delle donne furono pubblicati negli Stati Uniti. La classificazione medica del lesbismo come malattia mentale, come sostenuto da Ellis, è oggi ampiamente screditata.
Accettazione e Rifiuto delle Teorie sull’Omosessualità
L’affermazione dei sessuologi, in particolare di Krafft-Ebing, secondo cui l’omosessualità è un’anomalia congenita, era generalmente ben accettata dagli uomini omosessuali, poiché significava che il loro comportamento non poteva essere considerato un crimine. All’epoca, l’omosessualità maschile era infatti ampiamente repressa. In assenza di altri punti di vista per descrivere le loro emozioni, gli omosessuali accettarono di essere designati come “diversi” o “perversi” e utilizzarono il loro status di fuorilegge per formare gruppi sociali a Parigi e Berlino.
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